Hai aperto un sito web per promuovere la tua attività ma le visite stentano a crescere? Probabilmente il tuo sito non ha un buon posizionamento su Google.  Affinché il sito web sia intercettato da un vasto numero di utenti, è necessario che esso sia collocato in cima alla SERP di Google (Search Engine Report Page), cioè alla pagina contenente i risultati di ricerca.  Ecco alcuni accorgimenti per provare a scalare la SERP, offerti dal Webmaster dell’agenzia pubblicitaria Roma che ha condiviso diverse attività di ricerca sulle strategie di ottimizzazione su Google.

Come funziona la SERP di Google

Quando un utente effettua una ricerca su Google, digita alcune parole chiave (“keywords”), che produrranno una serie di risultati. Il motore di ricerca fornirà all’utente la SERP, ovvero una pagina con una serie di link ordinati in base alla rilevanza. Essa si suddivide in risultati a pagamento e risultati organici. I primi, indicati da Google con la dicitura “Ann”, sono dedicati alle inserzioni di Google Adwords: ciò significa che degli inserzionisti si sono aggiudicati delle parole chiave attraverso un meccanismo automatico di asta.  Tutti gli altri risultati, invece, non sono frutto di una campagna a pagamento.

Come scalare la SERP tramite la SEO

Come si può ambire ad un buon posizionamento nei risultati organici? La risposta risiede nell’uso efficace della SEO. La Search Engine Optimization, in italiano ottimizzazione per motori di ricerca, consiste in quell’insieme di strategie ed attività che mirano ad incrementare la visibilità di un sito internet migliorandone il posizionamento nella SERP. Sinteticamente, fare SEO significa cercare di rendere il nostro sito “gradito” all’algoritmo di Google.

Il punto di partenza per una buona strategia SEO è la scelta delle parole chiave (keywords). Ciò vale sia per i contenuti all’interno del nostro sito che per la scelta del dominio, che deve essere descrittivo di ciò che il sito propone e includere le parole chiave relative al suo contenuto.

Una delle teorie più accreditate, sviluppata da Chris Anderson, suggerisce di puntare sulle parole chiave “a coda lunga” (long tail): inserire più parole chiave con un volume di ricerca inferiore è preferibile rispetto a poche parole chiave ad alto volume di ricerca, che implicano un elevato tasso di concorrenza. L’obiettivo è quello di creare contenuti di qualità che rispondano alle ricerche fatte dagli utenti. Per raggiungerlo, è possibile utilizzare alcuni strumenti come le ricerche correlate di Google a partire da una parola chiave, Google Trends o Google Keyword Planner.

Un ulteriore aspetto centrale è quello della link building: se il nostro sito riesce ad attrarre un link autorevole, (cioè se un nostro contenuto viene ripreso da un altro sito ritenuto autorevole da Google, come sottolineato dalla stessa Seo agency Roma), Google lo premierà. Al tempo stesso, occorre sincerarsi che siti “tossici” sgraditi al motore di ricerca non abbiano linkato il nostro portale. Una semplice strategia di link building consiste nel chiedere link a siti di amici e conoscenti. Si può inoltre registrare il proprio sito nelle varie directories o cercare di collaborare con altri siti, magari intervistandone gli autori.

 

 

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