La paura è uno stato emotivo che, in misura variabile accompagna la vita di ogni individuo, se di natura fisiologica può essere positiva, in quando induce un soggetto a percepire qualunque fonte di emergenza o di pericolo, permettendogli di porre in atto azioni per evitarlo.

Discorso ben diverso se si parla di paura patologica, caratterizzata da un continuo stato di tensione nervosa, di preoccupazione o di incertezza verso un oggetto o una situazione giudicata pericolosa, senza che sussista alcun motivo reale.

Riconoscere un soggetto attanagliato dalla paura non è molto difficile, basta prestare attenzione alla mimica facciale: gli occhi appaiono sbarrati, la bocca semi aperta ed i muscoli del viso tesi per la tensione.

Sommariamente si distinguono due diversi tipi di paure, la prima caratterizzata da attacchi improvvisi ed acuti che sfociano nel panico o in una forma di fobia vera e propria.

Il cuore comincia a battere all’impazzata, si avverte un sudore freddo in tutto il corpo, con reali difficoltà di respirazione, spesso la persona resta letteralmente paralizzata dalla paura o preferisce scappare dalla situazione o dalle persone che suscitano questo disagio, alla ricerca di un riparo sicuro.

C’è poi la paura legata al pensiero continuo delle preoccupazioni, anche semplici impegni di tutti i giorni, che possono culminare in violenti attacchi di ansia, con abbassamento della pressione e del battito cardiaco, tensione muscolare ed abbondante sudorazione, accompagnati dalla sensazione di perdere i sensi.

Quando la paura diventa patologica peggiorando la qualità della vita ed i rapporti sociali, è bene ricorre ad un aiuto, per individuare le cause che generano questo disagio, e trovare il modo migliore per familiarizzare, reprimere o gestire al meglio lo stato fobico.