La parola Egolatria che deriva dal greco”Ego” e da “latria”, che significa letteralmente culto ed ammirazione di se stesso, descrive perfettamente le caratteristiche delle persone che hanno un’ammirazione smisurata, quasi un’adorazione verso la propria persona e verso proprie capacità sia fisiche che mentali, che si stimano ampiamente sopra ai valori normali.

Si tratta di un vero e proprio disturbo psicologico, che coinvolge diversi aspetti della personalità, determinando un comportamento fastidioso e poco tollerato dalle persone che lo circondano, non solo in campo lavorativo, ma anche tra amici o tra gli stessi familiari.

Non di rado questi soggetti, convinti della propria superiorità tendono ad assumere atteggiamenti arroganti e di superiorità, di conseguenza non accettano alcun tipo di critica, tendono ad esagerare sulle proprie qualità denigrando quelle degli altri.

Soddisfano la loro sete di protagonismo solo quando si sentono al centro dell’attenzione e quando gli altri riconoscono le loro grandi capacità, non nutrono alcun senso di empatia nei confronti degli altri, non solo non accettano alcun tipo di aiuto, ma non lo danno mai, anche se vedono qualcuno in seria difficoltà.

Le relazioni interpersonali sono davvero difficili, sia perché non le cercano, convinti come sono che non ne hanno bisogno, nel caso in cui si relazionano con gli altri è solo con coloro che possono far loro raggiungere un certo benessere economico o materiale.

Le cause che determinano questo tipo di comportamento possono essere davvero tante, spesso vanno ricercate nel vissuto trascorso nei primi anni dell’infanzia , caratterizzato da da una mancanza di attenzioni o di affetti familiari, di violenze psicologiche subite o di cui sono stati testimoni.

L’egolatria si manifesta anche quando i genitori sono troppo permissivi, generando nella mente del bambino la netta convinzione di essere superiore anche ai genitori, negli anni questo sentimento tende a crescere sempre più.

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