Brunello di Montalcino

Fu verso la metà dell’Ottocento che si iniziò a studiare le potenzialità del vitigno Sangiovese rosso, chiamato in lingua locale Brunello, a causa dei suoi acini dal colore particolarmente scuro, oggi è uno dei più affermati ed apprezzati vini sia in Italia che nel resto del mondo.

La zona di produzione è molto limitata e comprende solo il comune di Montalcino in provincia di Siena, proprio per la zona molto ristretta messa a disposizione della coltivazione, fa si che questo vino insignito della denominazione DOC, sia molto ricercato.

Il Brunello si presenta con un colore carico rosso vivo, che tende al granata con nuance che vanno vagamente sull’ arancio, quando si parla di Riserva, ha una struttura robusta e complessa, ma allo stesso tempo elegante.

Ha un odore decisamente intenso e persistente, con note fruttate e di vaniglia, ma anche di legno aromatico e di sottobosco, ma è nella degustazione che esprime al meglio tutta la sua armonia, il sapore asciutto e caldo cattura il palato, con la sua intensità persistente ed armonica.

Il Brunello richiede lunghi periodi d’invecchiamento, almeno cinque anni dalla vendemmia di cui due in botti di rovere, ma per arrivare a sviluppare al massimo le sue qualità deve affinarsi in bottiglia altri quattro mesi, mentre sei quando si parla di Riserva.

E’ ottimo degustato in bicchieri con la forma ampia, ad una temperatura compresa tra i 18 ed i 20°, nel caso di vini d’annata è sempre preferibile lasciarli decantare, in modo che si possano riossigenare adeguatamente e liberarsi nello stesso tempo del deposito sul fondo.

Si abbina perfettamente con piatti corposi ed elaborati, in modo particolare con quelli a base di selvaggina, ma si sposa bene anche con i formaggi di media stagionatura prodotti localmente. Per altri informazioni su cibo e vini vi consigliamo il portale Kitchen.it, troverete preparazioni tradizionali come la ricetta della pizza napoletana fatta in casa ed informazioni su ingredienti particolari e della tradizione italiana.